innamorata
La forchetta innamorata è un luogo! E’ una casa con un grandissimo spazio dedicato in primis alla cucina come espressione di arte e di passione a 360 gradi.
Qui si incontreranno amici vecchi e nuovi a tutte le ore, senza temere coprifuochi.
Ingresso libero per gente di mare (ma sono ammessi anche sciatori e piloti di aquiloni)!
Chiunque abbia il piacere di ritrovarsi, tra fornelli, bicchieri ed emozioni, per parlare di esperienze a tavola, sia il benvenuto.
Racconteremo di emozioni a tavola ed in cucina, di posti incantati e del tempo dove lo spirito fa pace con gli occhi e dimentica per un istante la frenesia del vivere in città,
In quanto alle storie personalmente vissute, condivideremo con chi vorrà farlo, i bicchieri di cristallo ( pieni di rossi, bianchi e bollicine ) che ci hanno emozionato; i luoghi del cuore che abbiamo abitato con passione e che cercheremo di raccontare attraverso le sensazioni vissute negli alberghi che ci hanno accolto,nelle spiagge che ci hanno cullato, agli angoli anonimi che ci hanno stregato.
Non ci sottrarremo mai alla condivisione delle emozioni provate nella lettura di libri che ci hanno fatto sognare e che ci hanno accompagnato durante i tanti viaggi, delle esperienze che non dimenticheremo mai e delle ricette di Mauro, un tesoro inesauribile di pratica ai fornelli.
Altro fiore all’occhiello di questo spazio sarà la rubrica di pesca Giri in barca a cura del nostro Direttore Gianmarco Delli Veneri che ci racconterà del mare avendo cura di sensibilizzare i nostri contatti al rispetto dell’ambiente e soprattutto alla salvaguardia delle specie marine, non disdegnando di raccontarci delle avventure della sua più grande passione la pesca sportiva.
… insomma, una combriccola di pazzi della cucina e del buon vivere, rispettosi dell’ambiente, malati di mare, romantici lettori, che sarebbe difficile gestire in uno spazio così stretto, se non fosse che siamo tutti entusiasti di salire su questa barca che chissà dove porterà, ma che se pure ci lasciasse in porto, l’attracco sarebbe sicuro ed i sogni intatti.
La nostra “commercialista” ( nel senso che interdice le spese folli che non ci possiamo permettere), è Roberta Squillace, professionista prestata a questa banda di folli, da un’incoscienza ed amicizia magistrale: primo livello Ais, che non critica mai un vino, ma se è di quelli buoni e le piace, lo si capisce dall’abbiocco.
Robby, soprattutto per me , rappresenta un ricovero benevolo dei miei entusiasmi incontenibili.
Il nostro Pubblicitario e web director è Valerio Rolando.
Non ama raccontarsi, ma agire!… ed è nell’azione che dimostra di essere un attento “psichiatra “ di questa classe di matti….infine io.
“Cara amica mia,
Quando l’amore dice un “no” al posto di un “forse”, la tua vita si trasfigura!
Diventi un alieno.
Navighi a vista, annaspi nella nebbia notturna e cerchi un faro.
Ho cercato l’amore dovunque fosse bello cercarlo: nella luce di uno sguardo, in un abbraccio alla stazione, nel sudore della fatica.
L’ho cercato tra le pagine del libro che più amo e che, tra i mille, non riesco più a trovare, proprio come te, e proprio come te, non volevo vedere che era proprio lì, affianco a me, sangue del mio sangue.”
Quando l’amore dice un “no” al posto di un “forse”, la tua vita si congela e resti in gabbia fino a quando una mattina ti svegli, con la testa ancora affumicata dall’alcol, e gridi: – Ora basta! –
Non hai nemmeno collegato la lingua al cervello, che la frase è lì davanti a te e ti chiede conto di essere realizzata, altrimenti non ti devi più piangere addosso… se solo sei un uomo!”
Allora i residui di alcol si fanno veleno, ti bruciano lo stomaco e ti obbligano a ritrattare, perché è vero che senza il suo amore ti manca il respiro, ma se ti decidi, non potrai più tornare indietro.
Vado in Ruanda, con una delegazione di MSF, voglio assicurare una possibilità di vita a chi la vita la può perdere da un momento all’altro, proprio come è accaduto all’amore mio, l’amore di tutta la mia vita”
Mauro
Questa è la lettera che Laura Alberta mi consegnò insieme ad un libro di ricette e ad un orologio di pregio che Mauro, suo figlio e mio AMICO, aveva destinati a me.
Un pomeriggio a Fiuggi, dopo un tempo indefinito di dolore da quando seppi della tragedia ( sterminato in campo Tutsi in Ruanda in una missione unanitaria di Medici senza Frontiera), riuscii ad andare ad abbracciarla. Non è questo il luogo di lacrime, ne ho versate molte e lui lo voglio ricordare tra testi di canzoni e fornelli. Ma è a lui che penso quando faccio esperienze di cucina. E’ a lui che penso quando sperimento piatti. E’ il suo sorriso, che mi ricorda quanto giovani siamo stati. Ed è a lui che dedico questo sito e, se avremo fortuna, ne farò un serbatoio di risorse per chi non ha santi in paradiso.
“Chi l’ ha detto che l’amore è un affare tra un uomo ed una donna? Chi l’ha detto che un uomo non possa amare un ragazzo, che i veri maschi non piangono per amore, che il mal d’amore è segno di debolezza, di fragilità, di mancanza di mascolinità?
Chiunque lo avesse detto non è stato mai innamorato, perché chi ama e perde l’oggetto del suo amore, piange, soffre e può persino lasciarsi morire, tralasciando i dettagli sull’arma.
Questa è la storia di Mauro e Giovanni, che non è una storia di cucina ma essendo il primo il mio piu caro amico, è il cuore pulsante del desiderio di questa “forchetta innamorata”, un luogo nel cuore con dentro amore, pomodori e basilico, com’era la sua vita.
Due ragazzi che hanno lasciato dentro di me un solco profondo seminato di dolore e senso di colpa, perché avrei potuto fare qualcosa per salvarli o almeno per salvarne uno dei due.
Non proverò a scrivere della loro storia, non ne sarei all’altezza, ma confido che facendo rivivere Mauro nelle sue ricette, nei suoi testi scritti a quattro mani , ricordandolo nei posti condivisi, lui, mi guiderà in questa fatica che spero sia terapeutica e che cioè mi aiuti ad estirpare dall’anima quel senso di inutilità che mi porto dentro, per non aver voluto accettare una realtà difficile da comprendere ma semplicissima, se non l’avessi riempita di pregiudizio.
Ti voglio un bene immenso amico mio e resterai per sempre il mio grande cuciniere, buffone di serate memorabili, caprese d’inverno, amico sensibile, poeta sublime, vittima d’amore.
Ma ora bando alla tristezza , apriamo le danze: l’allegria regni sopvrana, come avresti voluto tu.
Mimì